taralli dolci al vino

taralli dolci al vino sono una delle ricette più umili e amate della tradizione contadina. Nati per non sprecare nulla, si preparano con pochi ingredienti: farina, vino, zucchero e olio.

Ma il loro profumo e la loro friabilità conquistano tutti. Sono il dolce che si conserva nella credenza, dentro una scatola di latta, pronto ad accogliere ogni ospite.

Taralli dolci al vino: come prepararli

 Ingredienti

  • 500 g di farina 00
  • 150 g di zucchero + zucchero extra per la copertura
  • 125 ml di vino bianco o rosso
  • 125 ml di olio di semi o extravergine delicato
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale
  • (Facoltativo) semi di anice

Procedimento

In una ciotola si mescolano farina, zucchero, lievito e sale. Si aggiungono il vino e l’olio, e si lavora l’impasto fino a ottenere un composto morbido ma non appiccicoso.

Si formano dei filoncini, si chiudono ad anello e si passano nello zucchero semolato da un lato solo. Si dispongono su una teglia con carta forno, con il lato zuccherato verso l’alto. Si cuociono in forno statico a 180°C per 20-25 minuti, finché non sono dorati.

Taralli dolci al vino, il racconto della domenica

I taralli dolci al vino non erano solo un dolce: erano una compagnia. Stavano lì, in bella vista sulla credenza, in un barattolo di vetro o in una scatola decorata. La nonna li faceva ogni tanto, ma sembrava non finissero mai. E invece sì, perché uno tirava l’altro. Avevano quel profumo di buono, di pane dolce, e sapevano di mani infarinate e grembiuli a quadretti. Quando arrivavano gli ospiti a sorpresa, bastava tirarli fuori e mettere su il caffè: era già domenica.