
Il Carnevale è sinonimo di allegria, colori e, soprattutto, dolci tipici. Tra questi, uno dei più amati in tutta Italia sono le chiacchiere, croccanti e friabili sfoglie dolci fritte (o al forno), ricoperte da una generosa spolverata di zucchero a velo. Ma qual è la loro origine? E perché vengono chiamate in modi diversi a seconda della regione?
Scopriamo insieme la storia di questo dolce tradizionale e la ricetta per prepararlo a casa.
Origini delle Chiacchiere di Carnevale
Le chiacchiere hanno radici molto antiche e risalgono all’epoca dell’Antica Roma. Si racconta che durante i Saturnali, festività dedicate al dio Saturno e considerate le antenate del Carnevale, fosse tradizione preparare dolci fritti nel grasso animale, chiamati frictilia, e distribuirli alla popolazione. Questa usanza si è tramandata nei secoli, adattandosi ai diversi contesti regionali, fino a diventare il dolce simbolo del Carnevale che conosciamo oggi.
Il nome “chiacchiere” pare derivi da una leggenda secondo cui la regina Margherita di Savoia, durante una conversazione con il cuoco di corte Raffaele Esposito, chiese un dolce da gustare mentre chiacchierava. Il cuoco inventò così queste sfoglie croccanti e le chiamò “chiacchiere”.
Curiosità e Nomi Regionali delle Chiacchiere
Le chiacchiere sono diffuse in tutta Italia, ma ogni regione ha un nome diverso per questo dolce:
•Lombardia e Campania: Chiacchiere
•Emilia-Romagna e Veneto: Frappe
•Toscana e Lazio: Cenci
•Piemonte: Bugie
•Friuli Venezia Giulia: Crostoli
•Calabria: Crustuli
•Sicilia: Sfrappole
Sebbene il nome cambi, la ricetta rimane molto simile, con piccole variazioni che rendono ogni versione unica.
La ricetta delle Chiacchiere
Con l’arrivo del “martedì grasso” finisce Carnevale e con esso i lunghi giorni dedicati agli scherzi ed al divertimento. Dal giorno dopo sarà Quaresima, più di trenta giorni che – per i credenti cattolici – sono caratterizzati da austerità e continenza.
Ma questi sono ancora giorni di festa, e per “festeggiare” cosa di meglio che un tipico dolce di Carnevale come le “chiacchiere di Carnevale”: tanto semplici da preparare quanto gustose da sgranocchiare!
ChefGir di questa ricetta: Chiara Pisanelli [sfoglia le sue ricette]
INGREDIENTI
500 gr di Farina
100 gr di Zucchero
50 gr di burro
3 uova
Mezzo bicchiere di vino bianco secco
Scorza lavata e grattugiata di un limone
1 bustina di lievito per dolci
Zucchero a velo
Olio per friggere
PREPARAZIONE E PROCEDIMENTO – Sulla spianatoia miscelate la farina con lo zucchero, la scorza del limone ed il lievito. Fate una fontana ed immergetevi le uova intere, il burro ammorbidito ed il vino.
Impastate molto bene gli ingredienti e, con il mattarello, ricavate una sfoglia sottile. Con una rotella ricavate delle strisce di varie forme e friggetele in abbondante olio caldo. Fatele sgocciolare su una carta assorbente e spolverizzate con lo zucchero a velo.
DIFFICOLTA: Facile
TEMPO: 2 ore per la preparazione e la cottura
Consigli: Le chiacchiere possono anche essere addolcite con un po’ di miele, oppure colorate con della granella zuccherata. Buon martedì grasso!
Varianti e Consigli per un Risultato Perfetto
•Versione al forno: Per una variante più leggera, è possibile cuocere le chiacchiere in forno preriscaldato a 180°C per circa 10-12 minuti.
•Aromi alternativi: Se non si ama la grappa, si può sostituire con vaniglia, liquore all’arancia o succo di limone.
•Croccantezza perfetta: Per ottenere chiacchiere ultra croccanti, l’impasto deve essere steso molto sottile.
•Frittura leggera: L’olio deve essere ben caldo (170-180°C) per evitare che le chiacchiere assorbano troppo olio e diventino unte.
Le chiacchiere di Carnevale sono un dolce intramontabile che unisce tradizione e golosità. Perfette da gustare in compagnia, sono semplici da preparare e regalano un momento di dolcezza tipico del periodo carnevalesco.
Che siano fritte o al forno, accompagnate da un bicchiere di vin santo o una tazza di tè, le chiacchiere sono sempre irresistibili. Buon Carnevale e… buon appetito!