spezzatino con patate

Lo spezzatino con le patate è uno di quei piatti che sanno di casa e di attesa. Cuoce piano, borbotta sul fuoco per ore, e nel frattempo riempie la cucina con il suo profumo rassicurante.

È un secondo piatto semplice ma sostanzioso, che non ha bisogno di presentazioni: basta portarlo a tavola per far partire subito il bis. È il piatto della nonna, della mamma, del giorno di festa, ma anche di quelle domeniche d’inverno in cui si resta volentieri tutti a casa.

Spezzatino con patate: preparazione

Ingredienti (per 4 persone):

• 700 g di carne di manzo a pezzi (muscolo o spalla)
• 5 patate medie
• 1 cipolla
• 1 carota
• 1 gambo di sedano
• 1 bicchiere di vino rosso
• 500 ml di brodo vegetale (o acqua calda)
• 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
• 1 rametto di rosmarino
• Sale e pepe q.b.

Preparazione e procedimento

Per prima cosa si prepara il soffritto con cipolla, carota e sedano tritati finemente, lasciandoli stufare dolcemente nell’olio. Quando sono dorati, si aggiunge la carne a pezzi e si rosola bene da tutti i lati, finché prende colore.

A questo punto si sfuma con il vino rosso, lasciando evaporare l’alcol. Poi si aggiunge il rosmarino e si versa il brodo caldo fino a coprire la carne. Si copre con un coperchio e si lascia cuocere a fuoco basso per almeno un’ora. A metà cottura si aggiungono le patate tagliate a tocchi.

Lo spezzatino è pronto quando la carne è tenera e le patate hanno assorbito tutto il sapore del sugo. Si serve ben caldo, magari con un po’ di pane rustico.

Spezzatino con patate: il Racconto della Domenica

Lo spezzatino era il profumo che ti svegliava tardi la domenica. Non serviva neanche guardare l’orologio: bastava sentire quel profumo per sapere che era ora di alzarsi.
La nonna lo preparava presto, in silenzio, lasciandolo cuocere piano piano. Ogni tanto mescolava, assaggiava, controllava se le patate erano “quasi pronte”.

Quando il coperchio veniva sollevato, usciva un vapore profumato che invadeva tutta la cucina. E a tavola, bastava un boccone per sentirsi al sicuro, come se quel piatto sapesse proteggere da tutto il resto.